Questa mattina ho partecipato come coordinatrice della rete delle scuole della Valdera all’iniziativa promossa dalla tavola della Pace e della Cooperazione dell’Unione dei Comuni della Valdera che ha coinvolto circa duecento studenti in una riflessione sui diritti e doveri delle persone nel mondo ed in particolar modo in Europa a partire però dalle storie individuali e dai sogni di questi ragazzi. Bella la formula organizzativa trovata: 16 ragazzi “giornalisti di testate nazionali” che interrogano 4 esperti sui temi dell’esercizio del diritto riconosciuto dalle leggi e su quelli dell’esercizio del diritto come persona . Nel sottolineare l’impegno forte dei docenti per preparare con i ragazzi questa giornata, la professionalità degli esperti presenti, la forza culturale ed organizzativa del coordinatore della tavola della pace, mi preme evidenziare alcuni pensieri che scaturiscono dalle parole espresse nel titolo dell’iniziativa. Fra i banchi di scuola si incontrano storie diverse, si intrecciano sogni comuni e differenti, si stabiliscono relazioni importanti; fra i banchi di scuola si intrecciano esperienze, si lavora per fini comuni, si esercitano diritti e doveri, si deve imparare a dialogare ed a gestire i conflitti in direzione della costruzione della nonviolenza attiva. Questo il messaggio personale,e non solo, con cui é stata chiusa questa bella mattinata di confronto culturale su temi importanti per la quotidianità di adulti e ragazzi e soprattutto per il loro futuro.