20 Novembre: il diritto ad una scuola di qualità

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Ogni anno il 20 novembre si rinnova in tutte le parti del mondo la celebrazione della carta internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e tanti parlano dei diritti dei bambini e delle bambine. L’ho fatto più volte anch’io e non mi sottraggo nemmeno quest’anno anche se il diritto che voglio sottolineare sembra ovvio e scontato: il diritto all’istruzione per ogni ragazzino in ogni parte del mondo. Questa volta però vorrei analizzare un particolare aspetto del diritto all’istruzione definendolo “il diritto ad una scuola di qualità”. Prendo spunto dal documento del ministero ‘La Buona Scuola’ e dai tantissimi documenti, a favore o contro, prodotti in questi mesi da scuole, associazioni e cittadini. Molto si é parlato di scuola e molto si continuerà a parlare nei prossimi mesi per cui ho avuto voglia di precisare l’idea di scuola associata ai diritti dei bambini.
Quest’ultimi hanno diritto ad una scuola che li accoglie ogni mattina predisponendo gli spazi e le attrezzature adatte a sviluppare apprendimenti a misura di ciascuno; hanno diritto ad una didattica che sviluppi potenzialità e creatività, che non sia ripetitiva e stereotipata, che dia stimoli culturali a partire dalle esperienze di vita dei ragazzi. Hanno diritto ad insegnanti preparati, curiosi, attenti, sensibili, rigorosi che si impegnano e chiedono sforzi ed impegno anche ai ragazzi, che sappiano valutare i processi prima dei prodotti, che sappiano creare comunità di intenti e di pratiche prima fra adulti e poi con i ragazzi. I ragazzini a scuola non devono annoiarsi, devono essere protagonisti programmando insieme agli adulti le attività da fare, devono ascoltare ed essere ascoltati, devono avere tempi distesi ( compreso quelli delle pause/ricreazione), devono fare uscite e visite fuori dalle aule scolastiche, devono avere zaini leggeri sulle spalle, devono dialogare tra di loro.
Non é facile avere scuole e docenti con queste caratteristiche anche se ce ne sono moltissimi nelle nostre scuole italiane che andrebbero valorizzati e premiati perché sono una vera ricchezza ed una fortuna per i ragazzi e le loro famiglie. Chi inizia da piccolo a frequentare una buona scuola ha sicuramente un percorso di crescita più facile, più ricco, più vissuto. Tutti i bambini e le bambine hanno diritto a questo percorso di crescita e fin quando potrò farlo mi batterò per realizzare una scuola di qualità.

20 Novembre: il diritto ad una scuola di qualitàultima modifica: 2014-11-19T22:55:58+01:00da d-pampaloni
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