Dubbi, tanti dubbi

Questa sera sono confusa; dopo una intera giornata di lavoro passata a parlare con docenti e genitori sono a riflettere sui comportamenti tenuti da genitori e insegnanti che pur in scuole e situazioni diverse fanno emergere le fragilità dell’uomo di oggi e i bambini che di queste fragilità diventano i ‘ capi espiatori’.Inizio dai comportamenti di alcuni docenti narrando situazioni completamente diverse l’una dall’altra. Verifico ogni giorno di più che i giovani docenti non riescono a gestire gruppi di bambini che spesso hanno comportamenti aggressivi,provocatori. Ad un bambino che urla, si muove, non partecipa alle attività programmate i docenti (almeno alcuni) rispondono alzando il tono della voce o obbligando i ragazzini a stare seduti a ‘riflettere’ sulle loro azioni. Sempre meno riesco a vedere docenti che si siedono accanto ai bambini provando a dialogare sul disagio che il bambino manifesta oppure, se sono piccoli, cercando di proporgli attività diverse e distensive fermandosi a giocare con lui. La spirale che si avvolge su se stessa é quella di un bambino che urla e fa capricci, l’insegnante si agita ed alza il tono della voce od invoca punizioni e più si agita più il bambino reagisce in maniera scomposta. Sempre raccontando di azioni dei docenti raccolgo la preoccupazione di alcuni genitori che segnalano l’antico rituale di alzare la mano per chiedere il permesso di andare in bagno a fronte di ragazzini autonomi ed abituati ad uscire di classe consapevolmente rispondendo ad un vero loro bisogno fisiologico. Queste azioni dei docenti, possono sembrare poco significative all’interno di un percorso scolastico centrato principalmente su apprendimenti stereotipati, ripetitivi, sedentari ma di fatto sono il sale della crescita di ogni bambino e se si sbagliano sono tanto più condizionanti quanto più i bambini sono piccoli. La scuola dell’accoglienza e delle attività condivise non puó prescindere da atteggiamenti e comportamenti dei docenti dettati da pratiche nonviolente.Dall’altra parte della barricata abbiamo i genitori che sempre meno partecipano con consapevolezza alle attività dei propri figli e sempre più chiedono alla scuola di risolvere problemi organizzativi della famiglia e problemi particolari dei ragazzi delegando in maniera crescente la formazione del carattere oltre che l’acquisizione di apprendimenti di base alla scuola. Certe volte sarebbe invece opportuno che i genitori fossero presenti nella formazione dei loro figli manifestando con chiarezza ai ragazzi il valore che la famiglia dà alla scuola condividendo regole, comportamenti e le conseguenze del non rispetto di tali regole. I bambini ed i ragazzini, hanno bisogno di un adulto attento e presente sia esso insegnante e/o genitore che riesca alcune volte a dire no motivando scelte e decisioni prese. Ci riusciremo? Ho speranza ma anche tanti dubbi.

Dubbi, tanti dubbiultima modifica: 2013-10-03T00:55:37+02:00da d-pampaloni
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