Questa mattina ho partecipato ad una proficua riunione organizzata dalla Provincia di Pisa sul tema delle sezioni Pegaso istituite e finanziate da tre anni dalla Regione Toscana. Alla riunione erano presenti i miei colleghi dirigenti scolastici, alcuni assessori degli enti locali ed alcune organizzazioni sindacali.
I temi affrontati sono stati diversi, alcuni facilmente risolvibili, altri più problematici ma l’intesa tra i diversi soggetti partecipanti é stata positiva tanto da recepire la proposta dell’assessore provinciale di sottoscrivere un patto per la scuola di carattere provinciale.
In questo post vorrei sottolineare l’importanza delle sezioni Pegaso di cui tutti dobbiamo essere convinti.
I bambini e le bambine dai tre ai sei anni hanno diritto ad andare alla scuola dell’infanzia, non obbligatoria ma istituita da una legge nazionale più di 40 anni fa. Da almeno quattro anni il governo Berlusconi prima e il governo Monti poi non hanno assegnato nessuna nuova sezione statale alle scuole pubbliche di questo stato nonostante l’aumento dei bambini in età scolare. La scuola dell’infanzia é stata completamente ignorata e i bambini sono finiti in lunghe liste di attesa. LA REGIONE TOSCANA a fronte di questa inadempienza dello stato ha deciso di finanziare tutte le richieste di sezioni provenienti dai vari territori permettendo a tutti i piccolini di frequentare la scuola e nello stesso tempo di sostenere le esigenze delle famiglie offrendo un servizio gratuito. Il carico economico di questa scelta é stato sostenuto per circa il 90% dalla Regione e per il restante 10% dagli Enti locali. Un bel servizio ai cittadini, una ottima scelta politica, una risposta seria alle richieste del territorio a cui si aggiunge l’implementazione di tanti nuovi posti di lavoro per quei docenti precari che probabilmente sarebbero rimasti senza incarico.
Tutto ció che possiamo e dobbiamo migliorare ascoltando le esigenze di coloro che lavorano in queste scuole deve essere considerato un apporto costruttivo ad un servizio fondamentale. Guai se si tornasse indietro, se gli Enti Locali, gravati dalle difficoltà economiche cominciassero a tirarsi fuori, guai se i dirigenti scolastici, presi dall’affanno con cui gestiscono le scuole, considerassero le Pegaso un peso, guai se i sindacati sposassero solo le proteste dei docenti incaricati che lavorano nelle sezioni Pegaso; guai se tutti questi soggetti non pensassero ai bambini e alle bambine che volentieri vanno alla scuola pubblica ed ai loro genitori che spesso sono spaventati dall’ipotesi di rimanere in liste di attesa. Il compito di tutte queste persone é quello di stare a fianco della Regione Toscana nel richiedere che la scuola pubblica dell’infanzia torni ad essere un investimento per il nuovo governo della Repubblica .
LA SCUOLA DELL’INFANZIA DEVE TORNARE AD ESSERE LA ‘PRIMA SCUOLA’ PER I BAMBINI E LE BAMBINE IN TUTTA ITALIA. IO CI SPERO