Tavoli grandi per lavorare insieme

Nelle scuole Senza Zaino si sta seduti ogni giorno intorno ad un tavolo quadrato che accoglie almeno cinque/sei bambini. Spesso, soprattutto dai genitori ci viene chiesto perchè. Provo a rispondere elencando gli obiettivi educativi:
@ i bambini si guardano in faccia, non stanno uno dietro l’altro vedendo solo le spalle del compagno ma stanno davanti all’altro. Questo permette loro di conoscersi, parlarsi anche attraverso le espressioni del viso, ascoltarsi, dialogare, confrontarsi. E’ una scelta didattica e pedagogica che migliora la qualità del linguaggio stesso dei ragazzi perché imparare a dialogare ad esempio implica una ricca serie di prestazioni intellettive (dialogare significa ascoltare, comprendere, prestare attenzione a quanto viene detto, formulare un pensiero per rispondere ecc)
@ i bambini stanno seduti accanto all’altro. Questo permette loro di aiutarsi a vicenda nell’attività di apprendimento quotidiana; costruiscono così sicurezze individuali molto importanti per aver fiducia in loro stessi, per la loro autostima. Nello stesso tempo avviano e consolidano legami affettivi con i compagni che favoriscono nelle classi climi distesi di lavoro. Potremmo pensare che ‘si copiano’. Ma ‘copiare fa bene’ ci dicono gli scienziati delle neuroscienze perché determina apprendimento.
@ i bambini lavorano in piccolo gruppo. E’ un metodo di lavoro che va favorito perché implica l’acquisizione di tanti saperi e sviluppa le capacita’ di condividere percorsi e scelte. Le grandi scoperte in ogni settore del sapere non sono quasi mai frutto di un lavoro singolo, isolato e solitario ma il risultato di un lavoro di equipe dove ognuno svolge un ruolo, pratica la propria parte in un progetto di gruppo. I bambini prima e i ragazzi poi devono praticare molto questa metodologia che si chiama “cooperative learning” perché solo così hanno la consapevolezza che fare e stare insieme crea legami.
@ i bambini lavorano a coppie. Vale quanto detto sopra anche quando lavorano in due su uno stesso compito assegnato o scelto dalla coppia dei ragazzini. Certe volte in coppia imparano anche a darsi compiti reciproci e a correggersi da soli: apprendono e crescono.
Sui tavoli quadrati sta ‘l’isola dei materiali’ collettivi ( forbici, colla, penne, lapis, gomme, matite e pennarelli) uguali per tutti e a disposizione di tutti. Questo implica rispetto dei materiali, messa in ordine, nessun confronto fra il più o meno bello, fra il più e meno costoso. Nel tempo questo significa anche risparmio per le famiglie e ridurre ‘il mito del consumo’ come é scritto nel nostro progetto culturale.
Sono, quelle sopra elencate, scelte didattiche che implicano un diverso modo di fare scuola a partire dalla scuola primaria ( anche dell’infanzia) e che determinano un cambiamento vero, reale e profondo di atteggiamenti e comportamenti dei bambini e degli adulti che stanno loro vicini migliorando nel contempo anche gli apprendimenti: il classico ‘ leggere, scrivere e far di conto’.
( pubblicato anche su Fuori dal guscio- il giornale delle nostre scuole)

Tavoli grandi per lavorare insiemeultima modifica: 2012-03-27T08:33:28+02:00da d-pampaloni
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